Attività Garbin Solidale

 “Un’azione per quanto piccola lascia sempre un’impronta”.

RohaSi rinnova anche per quest’anno l’impegno solidale dell’Istituto Garbin. Per proseguire il sostegno a distanza della piccola Roha della scuola Effetà di Betlemme, durante i colloqui generali (il visitone) di giovedì 15 dicembre dalle 16 alle 20, su iniziativa delle classi 2BS e 3BS, sarà possibile degustare delle fette di torta effettuando un’offerta libera che sarà totalmente devoluta al progetto di sostegno educativo in Palestina. L’Istituto “Effetà Paolo VI” di Betlemme è una Scuola specializzata per la rieducazione audiofonetica dei bambini audiolesi residenti nei Territori Palestinesi. Le finalità principali del Centro sono la formazione e la preparazione dei suoi studenti ad affrontare la società con la consapevolezza che la sordità non è un ostacolo per un’affermazione personale nell’ambiente civile.

I banchetti saranno presenti nella sede nuova, primo piano, in zona macchinette e nella sede vecchia in atrio.

Si invitano i genitori, gli insegnanti e tutto il personale a partecipare all’iniziativa nel pomeriggio del 15 dicembre.

terremoto centro italiaSia il 15 dicembre, durante il visitone, che nella parte finale dell’assemblea d’istituto del 21 dicembre, l’iniziativa verrà proposta ed integrata con delle raccolte fondi per sostenere anche le vittime del terremoto in centro Italia.

Il cuore del Garbin è sempre generoso e gli studenti e studentesse non perdono occasione per dimostrarlo.  “Un’azione per quanto piccola lascia sempre un’impronta”.

La foto è tratta dal sito: http://www.effetabetlemme.net/it/galleria.html

Spazi e linee di confine

Sabato 19 novembre noi della classe, 1^AS, siamo andati a vedere la mostra fotografica “Spazi e linee di confine”, allestita presso Palazzo Fogazzaro, con la nostra insegnante di Lettere, prof.ssa Borriero.img-20161124-wa0026

La mostra è esposta su due piani, in dodici sale. Nelle foto sono raccontate le linee di confine naturali come quelle che dividono e distinguono il cielo e la Terra, il cielo e il mare e il mare e la terra. Sono ritratte le grandi distese deserte, ad esempio la Lapponia, e raccontate le differenze tra le varie città, e le diverse zone di una stessa città.

Grande spazio è riservato ai “confini” che talora dividono gli uomini nel mondo: i muri, i reticolati, le guerre, l’emarginazione sociale.visita

E’ stata un’esperienza stato molto interessante, anche perché la nostra professoressa è riuscita a ‘procurarci’ una guida, molto preparata e competente nell’ambito della fotografia: il sig. Tomiello, Presidente del circolo fotografico scledense. Ci ha accompagnato, di sala in sala, aiutandoci a cogliere le suggestioni più significative dei paesaggi e dei ritratti proposti, segnalandoci gli accorgimenti tecnici più importanti. Tutta la mia classe è risultata entusiasta e contenta di aver visto immagini tanto belle, scattate con una semplice macchina fotografica. Credo che per trasmettere certe emozioni attraverso una foto ci vogliano molta professionalità ed esperienza.img-20161119-wa0007

Una speranza che voglio esprimere è che ci sia la possibilità anche nei prossimi anni di andare a visitare alcune mostre territoriali che spieghino e raccontino le varie diversità tra i Paesi del mondo.

Maria Pozza – classe 1AS

Giornata Nazionale Della Dislessia 2016

Giornata Nazionale Della Dislessia 2016

In occasione della GIORNATA NAZIONALE DELLA DISLESSIA 2016, tutte le classi del biennio di Schio e di Thiene, parteciperanno ad un incontro, in aula magna, sul tema della Dislessia, così organizzato:

 SCHIO

dalle ore 8.10 alle ore 10.10: visione del film “Stelle sulla terra”

dalle ore 10.10 alle ore 10.40 dibattito guidato dai docenti presenti in questa ora

Finito il dibattito, gli alunni rientreranno nelle rispettive aule.

11/10/16 13/10/16
Classi: 2BC, 2AC, 2AS Classi: 1AS, 1BM, 2BM
12/10/16 14/10/16
Classi: 1AC, 2AM, 1AM Classi: 1BC, 2BS

THIENE

dalle ore 7.50 alle ore 9.50: visione del film “Stelle sulla terra”

dalle ore 9.50 alle ore 10.20 dibattito guidato dai docenti presenti in questa ora

Finito il dibattito, gli alunni rientreranno nelle rispettive aule.

11/10/16 14/10/16
Classi: 1AP, 1AM, 2AC Classi: 1BS, 2AS, 2BC
12/10/16 15/10/16
Classi: 2BS, 1AS, 2AM Classi: 2BM, 1AC
13/10/16
Classi:1BC, 1BM, 2AP

 Gli insegnanti di italiano, nei giorni precedenti, avranno cura di introdurre l’argomento della dislessia alla propria classe.

 LA DIRIGENTE – prof.ssa Marina Maino

Gli studenti del “Garbin” incontrano Leoluca Orlando

Il primo giugno 2016 alle ore 9.00 alcuni studenti, rappresentanti degli Istituti Superiori di Schio, si sono riuniti in piazza Falcone-Borsellino per incontrare il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. La celebrazione della memoria delle vittime della mafia è iniziata con la presentazione, da parte del sig. Massimiliano Marangon, dei rappresentanti del comune di Schio, di altri comuni e di altre istituzioni e associazioni. A prendere la parola è poi stata l’assessore Cristina Marigo che, oltre a portare i saluti del sindaco, assente per precedenti impegni, ha introdotto il tema dell’incontro. A seguire la lettura, da parte di alcuni ragazzi, delle testimonianze della vita di vittime della mafia. Si è poi entrati nel vivo della celebrazione con l’intervento del professore Franco Venturella, presidente dell’associazione “Cittadini per Costituzione “. Nel suo discorso, rivolto soprattutto ai giovani, ha più volte sottolineato l’importanza di combattere l’indifferenza e l’ignoranza con l’impegno e la cultura. Prima di cedere la parola a Leoluca Orlando, due studenti hanno deposto una corona in ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino vittime entrambi della lotta contro la mafia.

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Molti gli argomenti trattati da Leoluca Orlando ma i due principali sono stati la mafia e l’immigrazione, temi apparentemente diversi, ma accomunati dall’indifferenza dell’uomo. “ L’indifferenza uccide più delle mafie”, ha affermato il sindaco palermitano. Una frase incisiva che deve indurre le persone a dare importanza anche alle piccole cose e a non accantonarle perché non riguardano direttamente. Con grande enfasi ha poi assicurato che oggi Palermo non è più dominata dalla mafia. Citando ancora le sue parole: ”Quando non accadono omicidi significa che la mafia regna incontrastata, quando invece si verificano vuol dire che o qualcuno sta mettendo loro i bastoni tra le ruote o c’è uno scontro tra famiglie mafiose” . Ha poi raccontato dei suoi stretti rapporti con alcune vittime della mafia e del matrimonio, celebrato in gran segreto per motivi di sicurezza, tra Giovanni Falcone e Francesca Morvillo. E’ passato poi al tema dell’immigrazione ribadendo l’importanza della Sicilia come terra di salvezza per gli immigrati. Moltissimi migranti vengono accolti a Palermo e molti di questi, per sopravvivere durante le traversate su stipatissimi gommoni, hanno ucciso fratelli, sorelle, genitori con un semplice colpo di spalla per farli cadere in mare. Come ad esempio un minore che, scampato ad un naufragio, non voleva parlare con nessuno sentendosi colpevole per aver ucciso i fratelli pur di salvarsi. Di questi minori non accompagnati o orfani Leoluca Orlando si sente il padre. Così come si è sentito il padre di un bambino africano che sognava di giocare a calcio ma non poteva farlo essendo solo, ha fatto tutto ciò che poteva affinchè questo sogno si potesse realizzare.

Leoluca Orlando si è congedato citando Bertold Brecht : prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non era rimasto nessuno a difendermi.

Gli studenti della 2BC dell’IPSIA “GB Garbin” di Schio

Chelouane Mohamed
PetrovicAna
Simonato Valentina
Toniolo GiuliaLeoluca Orlano

Progetto scuola-impresa

GarbinL’esempio di successo dell’Istituto Garbin

Come può la scuola, con i pochi fondi a disposizione che ha, creare le condizioni per avvicinarsi al mondo dell’impresa e formare in maniera specifica gli studenti? Come si può far pratica su un macchinario, e tantomeno su un impianto, se non si hanno soldi per acquistarlo? Domanda forse banale, risposta tutt’altro. Perché la scuola, nella fattispecie l’Istituto Professionale G.B. Garbin di Thiene-Schio (tre sedi, circa 1000 studenti), avrà anche disponibilità limitate, ma in compenso ha idee da vendere. E da portare ad esempio. Come l’accordo tra lo stesso istituto e la Essepi, un’azienda di Zugliano, titolare Stefano Brunello, che progetta e costruisce stampi per la pressofusione in alluminio e plastica. Da circa tre anni scuola e azienda stanno collaborando insieme, in un progetto di reale e concreta cooperazione. L’obiettivo, nella pratica, è che i giovani che escono dal percorso scolastico possano trovare subito una occupazione. I risultati dicono che è un successo: quasi tutti gli studenti che hanno terminato il ciclo scolastico del percorso di manutenzione sono già occupati a distanza di pochi mesi dal conseguimento del diploma dopo l’esame di stato.

Insomma, un progetto innovativo e concreto di scuola-impresa che aiuta da un lato la Scuola (con la S maiuscola) a crescere, e le aziende a trovare personale qualificato in un mondo del lavoro sempre più complesso e difficile. Perché l’interesse dal parte degli istituti è chiaro: opportunità di formare gli studenti e offrire loro un percorso pratico, un’esperienza concreta. Da parte delle imprese, invece, il grimaldello che può rendere assai appetibile questo tipo di esperienza è la formazione professionale del proprio personale. E l’idea dell’azienda Essepi è semplicissima e innovativa: organizzare i corsi direttamente a scuola e facendo partecipare a tali proposte formative il personale aziendale insieme agli studenti e ai docenti. Compresi corsi specifici, assai richiesti dal mercato delle Imprese nell’ambito della programmazione CAD-CAM, vale a dire l’impiego integrato di sistemi software per la progettazione e la fabbricazione assistita da computer. E nello specifico un grazie particolare va a Open-Mind che, data la finalità, ha concesso gratuitamente l’uso dei software necessario. “Questo progetto – spiega la professoressa Marina Maino, dirigente scolastica del G.B. Garbin – permette ai ragazzi di imparare con le moderne tecnologie del momento, di programmare le macchine a controllo numerico, e fa sì che i ragazzi neodiplomati abbiano la certezza di essere richiesti in azienda prima ancora di terminare il proprio percorso di studi”. “Le aziende – spiega dal canto suo Stefano Brunello, della Essepi – non hanno più né tempo né soldi da spendere in formazione post-diploma, per cui si vanno a cercare studenti che abbiano già una buona base di partenza. E questa base va creata proprio durante il periodo scolastico, evitando così in futuro ulteriori perdite di tempo e denaro, una volta che un diplomato è assunto in azienda”.

Negli ultimi due anni l’Istituto Garbin ha realizzato, con l’aiuto di Essepi, due progetti concreti, quali la realizzazione di un braccialetto in plastica e di un portachiavi, sempre in plastica. Gli studenti hanno studiato e realizzato uno stampo per la realizzazione di questi oggetti che successivamente sono stati prodotti in azienda, utilizzando i macchinari messi a disposizione dalla ditta, oltre a personale tecnico specializzato e ambienti idonei, il sabato mattina. Questi due oggetti prodotti sono stati utilizzati come dimostrazione concreta dell’attività svolta. Gli studenti, grazie al progetto condiviso hanno partecipato anche a vari concorsi, aggiudicandosi quest’anno il premio speciale di Fabbricando 2014.

di redazione Thiene on line