EuroMaster Workshop 2018

UNIONE EUROPEA: conoscere per capire, per scegliere, per agire

Euromaster Workshop GarbinGiovedì 1 febbraio più di 160 studenti del triennio degli istituti superiori scledensi sono convenuti nell’Aula Magna dell’IPS “ GB Garbin” per partecipare al workshop dell’edizione 2018 di Euromaster. La manifestazione è stata promossa dal Centro Relazioni Europee di Schio e sostenuta dai comitati genitori delle scuole e dall’Amministrazione Comunale di Schio.
L’apertura dei lavori è stata affidata al presidente del CREUS, cav. Adriano De Rigo e alla dirigente scolastica dell’IPS “GB Garbin”, prof.ssa Marina Maino: sono quindi seguiti i beneauguranti saluti dell’assessore alla cultura Roberto Polga e del sindaco Valter Orsi.
Già nelle parole introduttive di tutti è riecheggiata l’importanza di cogliere l’essenza di opportunità come questa per acquisire le necessarie competenze europee di cittadinanza.
Si sono quindi susseguiti gli interventi del dott. Francesco Laera della rappresentanza della Commissione Europea a Milano e della dott.ssa Barbara Forni, funzionaria del Parlamento Europeo presso l’Ufficio di Informazione di Milano. Con il dott. Laera gli studenti hanno affrontato le tematiche relative a “L’Europa delle opportunità” mentre con la dott.ssa Forni si sono confrontati su due grandi temi: “ Il Parlamento Europeo struttura e funzioni dell’istituzione UE che rappresenta i cittadini” e “ Opportunità formative all’interno delle istituzioni europee”. Già durante il primo intervento gli studenti hanno manifestato tutta la loro vivace curiosità che ha fatto si che il tutto si trasformasse poi in una conferenza partecipata. L’interazione creata tra relatore e pubblico ha dilatato i confini offrendo inaspettate e costruttive situazioni di confronto e di crescita.
Gli studenti hanno quindi partecipato ad un veloce pranzo offerto dall’AVIS di Schio ed hanno poi proseguito i lavori nella sessione pomeridiana dopo essere stati suddivisi in quattro team per una attività laboratoriale. In questa sessione ogni gruppo, con il supporto di due tutor/facilitatori, rispondendo a domande opportunamente formulate ha approfondito i principali temi europei ed è stato chiamato ad esprimere la propria opinione utilizzando gli ultimi Eurobarometri. Nella restituzione in plenaria delle risultanze dei lavori gli studenti hanno confermato il loro ruolo di protagonisti dell’intera giornata.
Ad attendere i ragazzi sarà ora la prova di verifica alla quale saranno sottoposti venerdì 9 febbraio. Le domande del test riguarderanno sia la cultura generale europea sia le tematiche affrontate durante il workshop. Verrà quindi stilata una graduatoria in base al punteggio conseguito che porterà alla proclamazione dei quindici vincitori del viaggio premio a Lussemburgo.
La referente del progetto per l’IPS “G.B. Garbin” è stata la prof.ssa Milva Scortegagna che ha curato la parte organizzativa e ha tenuto i contatti con il CREUS.
L’entusiasmo degli studenti per la proposta formativa si è percepito fin dall’inizio e mai è venuto a mancare durante l’intera giornata.

La Dirigente Scolastica – prof.ssa Marina Maino

I ragazzi del Garbin di Thiene alla scoperta di Umberto Matino

Il 25 gennaio le classi prime e seconde del Garbin di Thiene, in lizza per il concorso Bravo chi legge, hanno incontrato lo scrittore Umberto Matino, di cui hanno letto l’opera prima “La valle dell’orco”, romanzo giallo ambientato in una contrada persa e un po’ “roversa” dell’alto vicentino. E’ stato un momento speciale per i ragazzi che sono arrivati all’incontro “super attrezzati”, con il romanzo in mano, pieni di domande e curiosi di conoscere l’autore, di sapere da lui i particolari, di sentire dalla sua viva voce i retroscena del romanzo. Il dialogo tra l’autore e i giovani lettori è stato molto ricco e animato. Il ventaglio degli argomenti toccati da Matino si è aperto sulla struttura del racconto, sui “trucchi” utilizzati per creare i personaggi e si è andato man mano concentrando sul popolo cimbro, in particolare sulle “tracce” che questo popolo ha lasciato nel nostro presente, pur avendone noi perso la percezione profonda. All’immancabile domanda degli studenti “Ma la Romilda che fine ha fatto?” l’autore ha rilanciato con una sfida, che è poi il bello che ti resta quando sei arrivato alla fine di una narrazione, rispondendo con un sorriso: “Beh io vi ho passato la palla: a voi il prossimo calcio all’immaginazione!”. Matino è decisamente un grande!

Monica Roberta Carli





Fiato, gambe e umiltà.

Massimo Guerra astro nascente del mezzofondo azzurro

Massimo Guerra (foto Colombo/Fidal)

L’atletica leggera (e in particolare le discipline del mezzofondo) è uno sport adatto per chi ha voglia di far fatica a testa bassa, menando le gambe e affidandosi solo ai propri polmoni perché nessun risultato arriva per caso. Nella regina regina delle discipline olimpiche servono diverse caratteristiche per andare forte: saper soffrire, faticare, e costanza nell’allenarsi sempre come se si fosse i secondi.
Queste cose le sa bene Massimo Guerra, ragazzo d’altri tempi classe ‘98 di Valli del Pasubio, fresco di maglia azzurra ai campionati europei di corsa campestre che si sono corsi il 10 dicembre a Samorin (Slovacchia). Massimo, studente al quinto anno di Ipsia Garbin, è un giovane di una umiltà disarmante. Centra veramente poco con tanti suoi coetanei di oggi che si montano la testa appena ottengono qualche risultato importante a livello nazionale. Usa pochissimo i social network, non ha acconciature strane, non è altezzoso. Da buon montanaro, umile al limite della timidezza e gran lavoratore. Corre per l’Atletica Vicentina e si allena allo stadio di Schio.

Il giovane atleta di Orlando Pizzolato (ex atleta vicentino vincitore due volte della maratona di New York e ora coach) si è imposto nel 2017 come uno dei prospetti più interessanti del mezzofondo italiano. Ha vestito la maglia della nazionale all’incontro internazionale su strada di Oderzo, mancando poi la qualificazione per gli europei junior per 86 centesimi di secondo sulla distanza dei 3000 siepi, ma togliendosi l’enorme soddisfazione di venir scelto da Stefano Baldini (vincitore della maratona olimpica di Atene 2004) per rappresentare l’Italia nella squadra junior agli europei di corsa campestre disputatisi 20 giorni fa. In quel frangente Massimo è giunto al 46° posto su oltre 100 atleti al via da tutta Europa, quarto su sei della squadra italiana.

Da Federico Pozzer – 2 gennaio 2018

#205

Quotidiano in classe – Thiene

“Quotidiano in classe”

Oggi leggiamo i quotidiani con l’obiettivo di lavorare sulla “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”. Le studentesse  della 4APTH sono molto serie nella loro ricerca. Così fin da subito “saltano fuori” sia dal Giornale di Vicenza sia dal Corriere della Sera, diversi articoli su questo tema. Un tema attualissimo, scottante che coinvolge e suscita in classe molte reazioni, tra domande, idee, proposte.
Le studentesse della 4AP leggono con attenzione, parlano, discutono e alla fine dicono con forza  “NO” alla violenza, qualunque essa sia, ma soprattutto “NO” alla violenza sulle donne!

CLASSE 4AP

La prof. Monica R. Carli in classe 4^APTH


Classe 3AM

#203

Catapultati in un nuovo mondo: visita al CERN di Ginevra

Martedì 3 ottobre. Un giorno davvero esaltante per me e per altri sette studenti, uno per ogni istituto superiore scledense. Come viaggio premio offerto dal Comune di Schio in collaborazione con l’Associazione Distretto della Scienza, abbiamo visitato il più grande laboratorio di ricerca su scala europea e mondiale: il CERN di Ginevra. Abbiamo raggiunto il Centro Europeo per la Ricerca Nucleare accompagnati dal sindaco Orsi, dall’assessore alle Politiche Giovanili Corzato e da un consigliere comunale. La visita è stata resa possibile grazie a una ditta scledense, l’Alcatechnology che, in collaborazione col CERN, ha realizzato un criostato ovvero uno strumento che rileva le onde gravitazionali. Guidati da un rappresentante dell’azienda, l’ing. Lanaro, abbiamo visitato luoghi altrimenti non accessibili al pubblico: siamo entrati nella centrale operativa dell’LHC (Large Hadron Collider, grande collisore di adroni) dove vengono elaborati i dati delle collisioni. All’interno di questa sala sembrava di trovarsi in una stazione spaziale, di essere stati catapultati in un nuovo pianeta… una sensazione indescrivibile! Entusiasmante anche aver visto in diretta, attraverso uno schermo, l’interno della stazione spaziale orbitante dove molti ricercatori fanno studi sperimentali sulla materia oscura. Ogni stabilimento che abbiamo visitato era preposto a un compito specifico, dove si costruivano i componenti per gli acceleratori, dove veniva effettuato il collaudo e dove l’installazione.
Una grande emozione anche trovarsi nel luogo in cui, vent’anni fa, fu creato il www (World Wide Web) con lo scopo prioritario di diffondere e condividere con gli altri laboratori di ricerca mondiali i dati rilevati e i risultati conseguiti; fu un’ idea ambiziosa nata per potenziare al massimo le conoscenze su un universo quasi totalmente inesplorato che ci riserva ancor oggi milioni di domande. Ed è altrettanto affascinante pensare agli esiti rivoluzionari che ha portato l’introduzione del web nel nostro piccolo mondo.
Un momento in particolare mi ha trasmesso l’idea della dimensione mondiale di questo luogo unico: abbiamo avuto la fortuna di poter pranzare nella mensa dei dipendenti del CERN con più di 10000 ingegneri e ricercatori provenienti da più di 100 nazioni diverse. Stare a tavola in questa enorme comunità che lavora per l’innovazione scientifica è stata una sensazione eccezionale! La cosa che più mi ha impressionato è che anche se molte nazioni sono in conflitto tra loro come Iraq e Iran, al Cern tutti i lavoratori hanno lo stesso scopo: collaborare per la ricerca. Ecco perché può essere considerato un luogo dove i confini non hanno più senso: non a caso si trova proprio a cavallo del confine tra Francia e Svizzera; se ogni due passi il cellulare ci segnalava che eravamo giunti in una nuova nazione, nel giro di poco tutto questo ci è sembrato ridicolo e sorpassato; in realtà siamo entrati in un nuovo mondo, dove i confini non hanno più senso e quello che conta è la comunità del sapere.

Fabrello Marco 4CMa

#200