Non dalla guerra

Anche il Garbin in prima linea. L’istituto professionale Garbin, come già fatto precedentemente con l’Istituto Effetà di Betlemme, si sta attualmente mobilitando per sostenere il progetto Non dalla guerra presentato agli alunni da Tommaso Carrieri, membro Caritas. Non dalla guerra ha come obiettivo quello di realizzare una serie di interventi in zone di conflitto, più o meno conosciute, per migliorare la vita dei civili e informare e sensibilizzare i cittadini italiani, attraverso i racconti diretti di chi le ha visitate. In risposta a questo incontro, colpiti da quanto ascoltato e mossi dal desiderio di partecipare attivamente, gli studenti di 4 BC dei Servizi Commerciali hanno deciso di proporsi come classe capofila per pianificare e organizzare una raccolta fondi da destinare al progetto. Lo scopo è quello di sostenere una scuola in Giordania che possa accogliere 30 bambini siriani fuggiti con le loro famiglie e assicurare loro un programma di studi di 5 anni. Si mira a educare i bambini e a far acquisire loro abilità e competenze scolastiche, un maggiore benessere psicosociale e ridurre di conseguenza lo stress dall’aver vissuto direttamente la guerra. Ridurrà inoltre il rischio che i bambini possano essere sfruttati o costretti al lavoro minorile, oltre che fornire un contesto sano e positivo dove trascorrere gran parte della giornata.

Per sostenere Non dalla guerra l’Istituto Garbin che si distingue per un progetto interno, il GARBIN SOLIDALE, dedicato interamente alla conoscenza delle attività di volontariato, cittadinanza attiva e promozione dell’integrazione e alla realizzazione di azioni concrete di aiuto, ha deciso di raccogliere i fondi mediante la distribuzione, all’interno della struttura, di torte preparate dagli alunni. L’importo che gli studenti andranno a incassare sarà un piccolo contributo utile per il raggiungimento della quota di 115.000 euro prefissati per poter realizzare il programma nella convinzione che i grandi risultati si raggiungono sempre a partire da piccoli passi e che ciascuno può metterci del proprio per rendere il mondo un luogo –                    Cristina Costa, Ylenia D’Autilia


Garbin solidale (2) NON DALLA GUERRA


Garbin solidale (3) NON DALLA GUERRA


Garbin solidale (5) NON DALLA GUERRA


L’Ipsia Garbin si confronta con l’Olocausto

L’Ipsia Garbin si confronta
con l’Olocausto

SCHIO.  l’Ipsia Garbin celebra la giornata della Memoria.
Per non dimenticare gli orrori dell’Olocausto gli studenti dell’istituto professionale, coordinati dalle docenti di lettere Manuela Borriero e Lucia Grigolo, hanno ascoltato la testimonianza dello storico Bortolo Brogliato e fatto alcune considerazioni sui tragici fatti del passato confrontandoli con l’attualità.
“Ognuno di noi ha la responsabilità di edificare una nuova umanità- commenta uno studente- Dobbiamo cominciare dal luogo in cui ci troviamo ad operare e vivere, con le persone che abbiamo accanto, dobbiamo rispettare e promuovere. I cattivi non sono gli altri, i cattivi siamo noi se non riconosciamo la dignità di ogni creatura umana, se non rispettiamo i suoi diritti uguali ai nostri. Dobbiamo cominciare quì e adesso: questo è fare memoria”.

26 gennaio 2015 - Giorno della memoria - Incontro con Bortolo Brogliato

26 gennaio 2015 – Giorno della memoria – Incontro con Bortolo Brogliato

Un plauso alle riflessioni degli alunni è stato fatto anche dalla preside Marina Maino.
“Sono convinta che anche da questi messaggi, la scuola possa essere per gli studenti esempio di vita reale, non distaccata dall’attualità, che sa cogliere gli aspetti positivi ed evidenziare quelli negativi per non ripeterli”.

Sara Panizzon
Foto e articolo tratti da il Giornale di Vicenza