Manutenzioni condivise tra studenti, genitori e insegnanti per sistemare la scuola e creare uno spirito di comunità. Sono questi gli obiettivi del progetto “Squadra manutenzione Garbin”, iniziativa che prevede cinque giornate dedicate alla sistemazione della sede thienese dell’istituto professionale statale di via Rasa. Ha preso il via alle 9 di domenica il primo appuntamento a cui hanno preso parte volontariamente una trentina di alunni, oltre a due genitori e due docenti. Fino alle 17 le cinque squadre di lavoro composte da ragazzi e ragazze di prima, seconda, terza e quarta si sono dedicate alla tinteggiatura delle aule e dei corridoi al piano terra, oltre che alla sistemazione del giardino esterno, la piantumazione di otto palme e la manutenzione delle singole aule. «Tre gruppi, muniti di pennello e colore, hanno prima pulito le pareti per poi procedere con la stesura di alcune mani di colore», spiega il responsabile del distaccamento thienese dell’istituto, il professor Federico Canale.
«Una squadra, poi, si è dedicata esclusivamente agli esterni, rimuovendo le piante infestanti e realizzando alcune fioriere nelle quali inserire le piante. Infine l’ultimo gruppo ha pulito e sistemato le lavagne, ha posizionato dei nuovi orologi da muro oltre a fissare stecche di legno sulle pareti di tutte le aule della sede thienese. Hanno preso parte all’attività gli studenti di tutti gli indirizzi di studio». Con un appuntamento mensile fino alla fine dell’anno scolastico, il progetto prevede anche la tinteggiatura delle aule rimanenti, la sostituzione dei battiscopa e l’installazione di alcune strisce in plastica per evitare che i banchi rovinino i muri. L’obiettivo è di coinvolgere a turno tutti gli studenti del Garbin. «L’istituto ha investito circa 500 euro. Poi ci sono state donate da alcune aziende sensibili alla causa le palme, gli orologi e il colore. Infine ragazzi, genitori e docenti hanno volontariamente messo a disposizione un’efficiente forza lavoro», aggiunge il dirigente scolastico Marina Maino. «Manutenzioni di questo tipo non venivano effettuate da circa 10 anni: la scarsità di risorse, però, non ha bloccato la nostra iniziativa». Soddisfatti anche i ragazzi e i genitori. «È positivo che tanti nostri compagni siano accorsi, volontariamente, di domenica», affermano gli studenti Marco Turra e Pierantonio Simionato. «Questi interventi servivano». «Lavorando i giovani imparano a prendersi cura della propria scuola», concludono i genitori Gianantonio Peron e Franco Viero. «Ora siamo sicuri che si adopereranno ancora necessario».
Marco Billo – Tratto da “Il Giornale di Vicenza“