Comunicato Stampa – No drugs free hugs

Alla luce di quanto accaduto recentemente nel nostro Istituto, come Rappresentanti degli Studenti, ci sentiamo di intervenire e fare presente che un evento di questo genere non passerà certo inosservato.

No drugs free hugs

No drugs free hugs

Ringraziamo i carabinieri, con la loro unità cinofila, proprio perché hanno contribuito a far emergere problemi che altrimenti sarebbero restati nascosti e che invece è necessario affrontare e portare in superficie. Noi, come Rappresentanti, ci impegneremo anche a organizzare momenti di riflessione sul tema della prevenzione e dell’aiuto in aggiunta a quelli già esistenti, probabilmente nella prossima assemblea.

No drugs free hugs

No drugs free hugs

Ora però riteniamo importante fermarci a riflettere subito. Di sicuro il consumo di droga è un problema complesso: l’uso può dipende da diversi fattori, una situazione personale difficile, non contribuisce la crisi economica che stiamo vivendo che rende più instabili e fragili le famiglie, e questo porta infelicità e stress, e quindi il bisogno di trovare mezzi facili per colmare i vuoti. Oppure può essere un modo per integrarsi in un gruppo perché si pensa di non essere abbastanza: abbastanza svegli, abbastanza interessanti, abbastanza coraggiosi. O anche semplicemente per puro divertimento, per sballarsi, qualche decina di minuti senza pensieri, ma a scapito dei propri neuroni e talvolta della vita.

No drugs free hugs

No drugs free hugs

Qualsiasi sia la causa, lo spaccio e il consumo sono reato e non solo. Gli studenti che decidono di consumare droga nell’Istituto agiscono senza tener conto che sono all’interno di un gruppo sociale, la scuola!, e che compiendo queste azioni non fanno del male solo a loro stessi, ma a chiunque faccia parte di quello stesso gruppo, che in questo caso, risulta molto numeroso, studentesse e studenti che, pur non avendo commesso alcun reato, si portano addosso il sospetto di essere coinvolti. Noi diciamo NO a tutto questo. A questa maggioranza di studenti che frequentano il nostro Istituto e che ha comportamenti sempre corretti diciamo che noi continueremo ad impegnarci per far emergere questo volto del Garbin, il loro volto.

A tutti diciamo invece che abbiamo deciso di rispondere subito con i fatti a quanto emerso. Droga per noi è sinonimo di disagio, di solitudine e di infelicità. Mentre le forze dell’ordine continueranno le loro indagini, noi abbiamo deciso di dare vita all’iniziativa NO DRUGS FREE HUGS, rispondiamo con un gesto di amicizia e di accoglienza disinteressata anche nei confronti di chi manifesta le proprie difficoltà con l’uso di stupefacenti. La droga si paga sia in termini di denaro che in quelli di salute. Gli abbracci sono gratis. La droga isola e allontana. Gli abbracci avvicinano e sono segno di persone che si incontrano e si riconoscono e accettano a vicenda. La droga dà un benessere passeggero e poi getta di nuovo nella sofferenza. Gli abbracci sono gioia che continua.

NO DRUGS FREE HUGS, da sabato 6 e per i due successivi, durante la ricreazione, abbracci gratis per tutti per dire no alla droga e sì alla vita.

I Rappresentanto degli Studenti
Claudia Bellucci
Clarence Lambert
Data 03/02/2016

La storia del lanciere Lara Destro

Lara Destro

Lara Destro

A vent’anni fucile e mimetica

Alzino la mano tutti coloro che da piccoli alla classica domanda “Cosa vuoi fare da grande?” hanno risposto “il soldato”. Beh, sicuramente tanti, tra cui anche Lara Destro, 20enne di Torrebelvicino che è riuscita a realizzare il suo sogno. Arruolata in un reparto di cavalleria, il lanciere Destro da mesi pattuglia le metropolitane di Roma senza nulla da invidiare ai colleghi maschi, dimostrando che il sesso non conta se si ha un obiettivo fisso. “Basta avere coraggio – dice lei restando in tema – e tanta voglia di arrivare”.

Una strada particolare
Indubbiamente una scelta inconsueta per una giovane ragazza quella di svestire i panni civili per infilare anifibi e mimetica, imbracciando il Beretta AR 70/90. “Per me non c’è nulla di strano, ho sempre sognato di entrare nell’arma – racconta – è il lavoro dei miei sogni, intrapreso con una consapevolezza che è maturata negli anni dell’adolescenza, finchè non ho fatto domanda e sono stata ingaggiata anche grazie al supporto dei miei genitori”. Finito l’istituto superiore ‘Garbin’ infatti la Destro ha subito fatto domanda di arruolamento, arrivato il 10 giugno scorso. Inquadrata nell’8° Reggimento dei Lancieri di Montebello ha dovuto superare due intensi periodi di addestramento. “Prima il RAV e poi il modulo K, è stato massacrante dal punto di vista fisico, soprattutto per il gap biologico con gli uomini – prosegue – ma ho tenuto duro nonostante la tentazione di lasciare, ottenendo un ottimo punteggio finale”.

Operazione ‘Giubileo’
Dal 5 Novembre la Destro quindi è stata trasferita a Roma nel contesto dell’operazione ‘Giubileo’, assieme ad altri duemila militari che sorvegliano la Capitale, in quello che è il suo primo incarico. Il suo compito è rendere sicure le stazioni metropolitane, note per essere un luogo di anarchia e continui furti. “Ho passato anche il Capodanno in servizio in metro, ma fa parte del lavoro. E’ dura, ma ci sono anche delle belle soddisfazioni, tipo quando un signore americano mi ha ringraziato perché davo sicurezza al posto: mi si è aperto il cuore, è bello che il nostro lavoro sia apprezzato laddove tanti invece ci insultano”.lara destro 2

Lara Destro

Lara Destro

Il futuro nel mirino
Per il momento dunque Destro serve a Roma, finchè non arriverà il cambio. E per il futuro i progetti sono rivolti all’estero. “Appena avrò la possibilità cercherò di entrare in una missione fuori dall’Italia – prosegue – per noi militari è il coronamento dell’esperienza lavorativa nell’arma, una specie di master in materia”. Intanto però si rimane a Roma, “con qualche licenza, poche in verità, per tornare sulle mie montagne e ai miei cavalli, visto che adoro cavalcare”.

La saggezza dei vent’anni
Per finire, un consiglio ai coetanei e ai giovani. “E’ un lavoro che consiglio a tutti. Insegna che cosa sia la disciplina, mentre tanti invece alla nostra età non sanno nemmeno dove sono. Fare i soldati è un mestiere che rende orgogliosi e responsabilizza – conclude – perchè rappresentiamo l’Italia, e per me è diventata anche una missione proteggere i miei concittadini e contribuire a rendere più sicuro il Paese in cui viviamo”.

Federico Pozzer

Foto e articolo tratti da: Altovicentinonline.it

Borse di studio all’Ipsia Garbin

La preside Maino con un studente premiato

La preside Maino con uno studente premiato.

“Una scuola complessa ma completa, che insegna ad avvicinarsi al mondo del lavoro e premia le sue eccellenze”. Non ha dubbi Marina Maino, dirigente scolastico dell’Ipsia G.B. Garbin, orgogliosa del suo istituto che, dopo un anno di intenso lavoro da parte di insegnanti e studenti, ieri mattina ha consegnato 26 borse di studio ai suoi alunni più meritevoli.

26 assegni dai 100 ai 175 euro, per dire ‘bravi’ a quei ragazzi che ce la mettono tutta ottenendo risultati che meritano di essere valorizzati.

“Le borse di studio sono state determinate dal consiglio di istituto – ha spiegato Marina Maino – che ha tenuto conto del comportamento individuale degli studenti e della media scolastica, che doveva essere uguale o superiore a 8”.

Il pubblico presente all'evento

Il pubblico presente all’evento.

Gli assegni sono andati agli alunni frequentanti Alessia Zanrosso, Silvì Dal Santo, Lisa Zattra, Junaid Molla, Francesca Caprin, Thomas Dalla Via, Federico Rizzi, Giosuè Marchioro, Filippo Riato, Greta Bogdanovic, Francesco Berlaffa, Stefano Spinella, Umberto Borgo, Nicola Viero, Chiara Pellizzaro, Giulia Pigato ed Eva Cortese. Borse di studio sono state consegnate anche a studenti che si sono diplomati a giugno del 2015. Hanno ritirato l’assegno Gianluca Addondi (che nel 2014 era anche stato eletto il ‘manutentore più bravo d’Italia’), Jessica Ferro, Serena Pergjegaj, Emil Dorinel Paraschiv, Giacomo Primon, Barije Avdija, Bahija Akil, Yassine Akrache e Marco Rossato.

Ad aprire la cerimonia di consegna delle borse di studio e a testimonianza dell’impegno dei giovani studenti, la giovane Benedetta Nasisi che, con una voce degna di una cantante svezzata, si è cimentata dal vivo con un difficile brano di Mia Martini.

Una premiata.

Una premiata.

“Queste borse di studio – ha commentato Marina Maino con orgoglio – sono la dimostrazione dei tanti bravi ragazzi che frequentano il nostro istituto con impegno e determinazione. Questa scuola ha tanti progetti e siamo in prima fila nella lotta alla dispersione scolastica e in tantissime iniziative che coinvolgono altri istituti del territorio. Ci sono ragazzi che hanno risorse enormi ed è anche compito della scuola far emergere queste loro potenzialità. Gli assegni sono un premio – ha concluso – ma la stima che noi abbiamo nei confronti di questi giovani vale molto di più”.

Anna Bianchini da Altovicentinoline.it

Trovano portafogli con soldi e lo restituiscono

Il Garbin non è solo teppismo e bullismo

Portafoglio - Alunni - GarbinTrovano portafogli con oltre 200 euro dentro e lo portano alla Polizia Locale perchè ne rintracci il proprietario. Il Garbin di Thiene ottiene gli onori della cronaca per un fatto positivo che rende onore all’istituto professionale, che il mese scorso era stato al centro della cronaca per gravi fatti di teppismo con sette studenti puniti.

A dimostrazione che la scuola non è solo professori insultati, pareti spaccate e bullismo, è degno di essere raccontato quanto fatto da un gruppo di studenti, che sabato scorso, stavano transitando in via Corradini a Thiene. Uno di loro ha scorto sulla strada un portafogli. All’interno, documenti, tessere bancomat e 222 euro in contanti. I ragazzi, tutti studenti del Garbin non hanno esitato. Si sono precipitati negli uffici della Polizia Locale di via Rasa ed hanno restituito il portafogli facendo felice il proprietario che non credeva ai suoi occhi e nel verbale di restituzione, agli agenti ha dichiarato la propria gratitudine per quel gesto di educazione e senso civico.
Anche la Preside Marina Maino ha espresso grande soddisfazione per il gesto dei suoi studenti.

N.B. – Tratto da: altovicentinonline.it