Inaugurazione della mostra del Progetto Kairos

Dan: “Le emozioni e sensazione che ho provato sono state quelle dell’impotenza di capire cosa prova una persona con disabilità ma la gratificazione della felicità che porta questo progetto quando si scopre che tutto è superabile”

Luca: “Con il progetto Kairos sono diventato un’altra persona e sono diventata molto più gentile e disponibile”

Irene: “ Il progetto Kairos è stato molto bello e ho imparato cose nuove, mi è piaciuto molto anche il progetto che stiamo svolgendo su Luca, penso sia stato un progetto che mi ha insegnato molto sulla diversità scoprendo anche cose nuove”.

Anna: “Nel progetto Kairos mi ha emozionato il fatto di parlare della diversità e in particolare anche avendo Luca in classe ho potuto provoare l’esperienza in questi 2 anni”

Giada: “ Il progettoo è stato molto utile e interessante e mi ha trasmesso varie emozioni tra cui la sensibilità”

“Il progetto è stato molto interessante e mi ha fatto capire le varie opinioni degli altri e mi ha fatto scattare molte emozioni.”

Mercoledì 6 aprile alle ore 20.30 presso il palazzo Toaldi Capra a Schio si è tenuta l’inaugurazione della mostra del Progetto Kairos intitolata “Diversi ma uguali”. Durante l’inaugurazione sono stati presentati i lavori degli istituti G. Zanella e IPS Garbin a cura della prof.ssa Ylenia D’Autilia. Per primi sono interventi i dirigenti, in particolare la nostra Preside Prof.ssa Maino che ha sottolineato l’importanza del progetto sia per la scuola che per la comunità all’interno della quale la scuola e gli studenti si trovano. Ha chiuso poi con una riflessione sulle famiglie e sul fatto che scuola e famiglie si muovono insieme per la formazione dei ragazzi e per la costruzione di un mondo migliore. La parola è passata poi alla Vicepreside, prof.ssa Schiavo, e ad una professoressa responsabile dell’inclusione del Liceo Zanella. Entrambe hanno descritto quanto sia importante comprendere la diversità come opportunità. Infine è intervenuto il rappresentante dell’associazione Lions-Kairos, Erasmo Gastaldello, che ha raccontato la nascita di questo progetto: da 2 Istituti oggi si è arrivati a ben 137 scuole di 21 province italiane coivolte. La sede dell’organizzazione Lions è collocata a Marostica, città in cui dal 7 al 22 maggio, in collaborazione con i negozi convenzionati con l’Associazione Confcommercio, saranno esposte le fotografie della mostra. Inoltre il sig. Gastaldello ha proposto un futuro incontro tra commercianti e studenti dell’Alto Vicentino per approfondire le tematiche del Kairos.

Sono poi intervenuti alcuni rappresentanti degli studenti, in particolare ci ha colpito l’intervento della ragazza autrice della fotografia presente sul manifesto e che sintetizza tutto ciò che per lei è diversità: due mani intrecciate di colore, età, sesso diversi.

La nostra scuola ha organizzato, oltre ad una parte della mostra, anche altre attività inserite all’interno del progetto Kairos. Per esempio, prima della chiusura pasquale, gli studenti della nostra classe hanno animato la settimana del SuperAbile con cartelloni informativi sul tema dell’integrazione della diversità. Arrivata alla sesta edizione, la seconda per il nostro Istituto, gli insegnanti e soprattutto gli alunni si sono impegnati a realizzare al meglio questo progetto, i ragazzi hanno sperimentato con attività di simulazioni cosa signicano le difficolta e determinate situazioni di handicap, per cogliere a pieno le abilità di chi con la “disabilità” deve convivere, e per comprendere come una persona è unica e diversa, quindi, speciale.

Fra poco partirà la registrazione di 5 puntate radiofoniche in collaborazione con Valliland Radio: il Kairos continua!

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interventi inaugurazione prof e studenti


Interventi inaugurazione


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L’esplorazione dei pianeti spiegata dagli esperti

Cre02Aula Magna del Garbin gremita di studenti, docenti e curiosi per un prestigioso evento di divulgazione scientifica promosso dall’INAF (Istituto Nazionale di AstroFisica) e dall’associazione “Pleiadi” nell’ambito della mostra “Oltre il sogno”. Presente anche l’Assessore Barbara Corzato del “Distretto della Scienza” di Schio.

A parlarci del Sistema solare, dell’esplorazione dei pianeti e dell’analisi di immagini 3D del suolo due relatori d’eccezione: il prof. Gabriele Cremonese e l’Ing. Cristina Re entrambi membri del MAPS (Modelling and Analysis of Planetary Surfaces) gruppo di lavoro nell’ambiente planetario dell’Osservatorio Astronomico di Padova.

In 90 minuti (il tempo di un’orbita della Stazione Spaziale Internazionale) ci hanno fornito notizie aggiornate sulle conoscenze finora acquisite su pianeti, satelliti e comete.

Dalle splendide immagini della missione ROSETTA sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, ottenute grazie anche al contributo tecnologico di aziende dell’alto vicentino, alle future missioni dell’Agenzia Spaziale EuropeaCre04 (ESA) ExoMars e BepiColombo che raggiungeranno rispettivamente Marte e Mercurio con a bordo una fotocamera stereoscopica al cui progetto e riduzione dei dati stanno contribuendo i relatori.

Gabriele Cremonese è infatti Principal Investigator di SIMBIOSYS (Spectrometers and Imagers for Mpo BepiColombo Integrated Observatory SYStem) a bordo della sonda BepiColombo che verrà lanciata per esplorare Mercurio nel gennaio 2017 in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Giapponese. Ha la completa responsabilità della stereocamera montata a bordo.

E’ anche Co-Investigator dei dati della stereocamera a bordo dalla missione ESA-Russia ExoMars che decollerà lunedì 14 marzo 2016 dal cosmodromo di Baikonur nel Kazakistan e si è occupato del sistema di acquisizione immagini “OSIRIS” a bordo della missione ROSETTA dell’ESA (l’otturatore della “macchina fotografica” è controllato da un encoder progettato e costruito dalla ditta LIKA di Zané che ha accolto nel corso degli anni molti dei nostri studenti per le attività di Alternanza scuola-lavoro).

Cristina Re, ingegnere ambientale, ha poi parlato di riduzione dei dati 3D. Dalle immagini delle camere stereoscopiche, attraverso sofisticati software, sarà possibile ottenere dati altimetrici per ricostruire le superfici planetarie con una risoluzione che potrà arrivare fino a 30 cm.

Interessanti le domande poste dagli studenti del Garbin e dalle delegazioni delle altre scuole invitate (ITIS “De Pretto”, Liceo scientifico “Tron” e Liceo classico-linguistico “Zanella”) a testimonianza di una scelta di apertura verso il territorio del Garbin che la Dirigente Marina Maino intende incentivare.

Un ringraziamento al prof. Gargano per averci segnalato l’opportunità di cogliere questa iniziativa.

Roberto Bizzotto

Garbin: studenti primi nelle Scienze Matematiche e Fisiche

La Dirigente Scolastica Marina Maino

La Dirigente Scolastica Marina Maino

La nomea di scuola simbolo di bullismo e maldicenze è finita e gli studenti dell’Ipsia Garbin di Schio danno seriamente filo da torcere alle altre scuole superiori dell’Alto Vicentino.

Con la media di 24,3 punti, l’Ipsia Garbin infatti ha battuto le altre scuole del territorio alle prove di ammissione alla facoltà di Scienze Matematiche-Fisiche dell’Università di Padova.

Un risultato che rende felice il dirigente scolastico Marina Maino che ha spedito ai docenti della sua scuola una lettera entusiasta dalla quale traspare tutto i suo orgoglio.

Sono tre gli studenti del Garbin che hanno partecipato alla prova di ammissione che prevedeva la verifica delle conoscenze e competenze di base necessarie per la frequenza con profitto dei corsi di studio scientifici. La prova è obbligatoria e necessaria per determinare i punteggi delle graduatorie di accesso ai corsi a numero programmato.

Iscritti con un voto medio di 95/100 all’esame di stato, i 3 studenti del Garbin hanno superato i 20 quesiti di matematica e logica con un punteggio medio di 16,4 (su 20 che sarebbe stato il massimo) e le 10 domande di comprensione del testo con 7,9 punti (10 sarebbe stato il massimo), riportando un voto medio di 24,3 punti, ben al di sopra delle altre scuole superiori dell’Alto Vicentino che hanno visto alcuni loro studenti partecipare alle prove.

“Sono orgogliosa del risultato raggiunto dai nostri ragazzi – ha commentato Marina Maino – Hanno dato prova di aver superato anche alcuni studenti di scuole che sono considerate tra le migliori d’Italia e si sono imposti sulle altre scuole di Thiene e Schio. Dal documento che mi ha inviato l’Università di Padova si evincono con chiarezza i risultati delle prove di ammissione alla facoltà di Scienze Matematiche e Fisiche. Gli studenti del nostro Garbin hanno avuto risultati sorprendenti – ha concluso Marina Maino – Risultati dei quali devono andare orgogliosi e che inorgogliscono me e tutti i docenti. I ragazzi sono stati super”.

A.B.

Tratto da: Altovicentinonline.it

Rassegna Stampa – No drugs free hugs

icon175x175SCHIO. Dopo il ritrovamento di hashish e marijuana nei bagni della scuola, gli studenti dell’Ipsia Garbin reagiscono dicendo: “No alla droga, sì agli abbracci”.

Il blitz dei carabinieri, con il supporto dell’unità cinofila antidroga del nucleo di Torreglia, che lunedì ha portato alla scoperta di un sacchetto di stupefacenti nei bagni dell’istituto ha destato incredulità e sdegno fra alunni dell’Ipsia che ieri hanno organizzato una manifestazione “No drugs, free hugs”, appoggiata dal corpo docenti e dalla preside Marina Maino, per riflettere sulla vicenda e manifestare il loro dissenso su quanto accaduto.

No drugs free hugs

No drugs free hugs

«Non sappiamo chi abbia portato la droga a scuola – commenta Alberto Lobba portavoce degli studenti – Siamo consapevoli che questo problema esiste qui come in altri istituti del Campus e, con questa iniziativa, vorremmo iniziare a scalfire i muri di omertà affinché emerga la verità. Siamo i primi a segnalare comportamenti sospetti, ma ciò che è successo lunedì ha recato un grave danno d’immagine all’istituto per questo ribadiamo che il Garbin è frequentato anche da ragazzi seri che vogliono studiare ed apprendere un mestiere». Concordano le docenti Ylenia D’Autilia e Anna Cannizzaro: «Dopo la scoperta dei carabinieri abbiamo parlato con i ragazzi e, riflettendo sulla situazione, abbiamo ideato questa manifestazione in risposta a quanto accaduto- spiegano- Gli abbracci gratis sono simbolo di salute, gioia, amicizia in questo modo vorremmo far emergere una scuola unita che, consapevole dei problemi, non li nasconde No drugs free hugs ma li affronta e cerca di risolverli». Deciso l’intervento dei rappresentanti di istituto Claudia Bellucci e Clarence Lambert: «Gli studenti che decidono di consumare droga nell’istituto agiscono senza tener conto che sono all’interno di un gruppo sociale e che, compiendo queste azioni, fanno male a loro stessi e a chi frequenta la scuola. Noi diciamo no a tutto ciò e ci impegneremo per far emergere il volto sano del Garbin». «Il problema della droga nasce da contesti esterni – conclude la preside – se sappiamo qualcosa lo segnaliamo alle forze dell’ordine e cerchiamo di aiutare i ragazzi attraverso numerosi progetti per favorire l’integrazione, la prevenzione».

Sara Panizzon
Foto e articolo tratti: Il Giornale Di Vicenza

logo_facebook_400x400Schio. All’Ipsia Garbin il coro è unanime: “Non siamo bullismo e droga”
Ma quale scuola senza speranza, popolata da ragazzi allo sbando e in preda alle sostanze stupefacenti. Pochi giorni dopo le perquisizioni dell’unità cinofila dei Carabinieri di Schio che hanno rinvenuto marijuana e hashish all’istituto professionale Garbin di Schio la scuola si è scossa, con i ragazzi in prima fila a bandire le generalizzazioni. “Ma quali drogati, qua dentro c’è un ‘casino’ di energia positiva, vogliamo cancellare i muri di omertà” ci raccontano gli studenti, immediatamente scossi dai fatti del loro istituto e altrettanto veloci a reagire con forza al problema droga.

No drugs free hugs

No drugs free hugs

La cosa che stupisce è che a prendere immediatamente le distanze dalle accuse che sono state mosse all’unanimità al tanto bistrattato Garbin sono gli stessi ragazzi, che approfittando dell’assemblea di carnevale hanno dato una secca risposta a chi li addita a priori come senza speranza. “Ringraziamo i Carabinieri che hanno fatto emergere problemi che altrimenti sarebbero rimasti nascosti – scrivono – un evento di questo genere non passerà di certo inosservato. Vogliamo rispondere subito con forza a quanto emerso. Per noi la droga è disagio, solitudine ed infelicità, perciò abbiamo dato vita all’iniziativa ‘No drugs Free Hugs’, cioè ‘no alla droga ma abbracci gratis’, rispondendo con l’amicizia e l’affetto a chi fa uso di stupefacenti”.

E che altra risposta ci si poteva aspettare dalla marea di ragazzi che frequenta l’istituto, mille ragazzi nel pieno della propria energia e allegria adolescenziale? Un’iniziativa colorata, coinvolgente, in grado di scacciare l’alone scuro che aleggiava nei giorni scorsi attorno alla scuola con la sua forza, musica, maschere e colore. Oggi e per i prossimi tre sabati infatti in alcune zone della scuola saranno istituiti degli “Hug points”, dei punti dove tutti potranno scambiarsi gratuitamente abbracci, per manifestare la loro adesione alla lotta contro la droga.

Di fianco agli studenti si è schierato subito anche il Preside Marina Maino, che da anni combatte in prima linea la sua battaglia scolastica contro droga e abbandono. “Abbiamo tantissimi problemi, è vero, siamo una scuola ‘di frontiera’ dove ci sono infinite difficoltà. Ma assieme ai ragazzi stiamo cercando di rispondere con decisione a questi problemi, perché c’è veramente un’infinità di positivo tra i miei studenti. Io – prosegue la Maino – ho scelto di venire qui al Garbin perché penso che qua si veda la vera funzione educativa della scuola, che deve per forza di cose trascendere il mero insegnamento di nozioni: quando gli studenti vengono dai nostri professori a chiedere aiuto e consulenza capiamo di essere prima di tutto un luogo dove si insegna a vivere. Qua si vedono i migliori educatori”.

Articolo tratto da: Altovicentinonline.it