Si è conclusa mercoledì 27 aprile la mostra Cucire Ponti-Popoli in cammino. È stato un gran regalo poter lavorare con persone piene di entusiasmo e sensibilità. Se l’obiettivo prefissato è stato quello di unire realtà diverse, creare spazi di dialogo, dare vita ad un tappeto immaginario sul quale sedersi, guardarsi negli occhi e condividere esperienze, ebbene il risultato è stato pienamente raggiunto. Cucire Ponti è stato un luogo di incontri: i ragazzi del Garbin insieme a quelli del Liceo Classico su un prato durante un sabato mattina luminoso e primaverile a chiaccherare di ricordi e di futuro con i rifugiati de Il mondo nella città; professionisti del settore che hanno parlato nelle classi di legislazione, di esperienze, problematizzando e mettendo in discussioni frasi fatte e stereotipi, Isman e il suo vissuto; Valentina e la sua creatività; le mani di chi ha raccontato la propria storia assemblando e cucendo stoffe; Renata e la sua fede incrollabile nell’importanza dell’affermazione dei diritti; il pubblico numeroso nonostante la pioggia; Tobia e la sua capacità di raccontare per immagini la possibilità di intessere relazioni; Ismail sorridente e solare.
Un grazie grande va a chi si è impegnato nell’allestimento non facile della mostra: Anna Cannizzaro e Martina; Anna, Milena e Silvia di VCC; Sara di VBC; Denise di II CA; Valentina Piccoli, nostra ex studentessa e tutto il gruppo de Il mondo nella città. Grazie per il vostro tempo e per il vostro affetto.
“…Siamo legati l’uno all’altro da un invisibile filo rosso, dice una leggenda cinese, il filo può allungarsi, tendersi, annodarsi, ma mai verrà spezzato e alla fine ci condurrà alle persone che siamo destinati a incontrare. Noi siamo stati destinati ad incontrarci.” – Ylenia D’Autilia
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E che dire del motore trainante di tutto ciò? Grazie Ylenia… 🙂