Caro “GENITORE DISPERATO”,
Non so che volto tu abbia, ma di sicuro immagino che tu abbia il volto della sofferenza.
Non so che sentimenti pervadano il tuo animo ora, ma colgo la certezza del senso di colpa che sta opprimendo il tuo cuore al pensiero di non aver fatto abbastanza.
Non so che lavoro facevi, ma ho capito che senza un lavoro la disperazione sta diventando in te angoscia.
Non so come pensavi di educare tuo figlio, ma comprendo dalle tue parole che hai dato il meglio di te per crescerlo come bravo ed onesto cittadino.
Non so quali aspettative nutrivi su di lui, ma è chiaro che sei rimasto profondamente deluso e fatico a riconoscere tuo figlio com’è ora.
Non so come ti sentivi o cosa provavi un tempo, ma posso solo percepire che adesso ti senti un vinto, incapace di contrastare la pesante situazione che ti sta opprimendo.
Non conosco il tuo nome, ma TI INVITO a contattarmi perché una soluzione ai problemi c’è sempre e, anche insieme ad altri, si può ipotizzare un modo per superare le difficoltà che stai sopportando ora.
Nell’attesa di essere contattata, ti saluto cordialmente.
LA DIRIGENTE
Prof.ssa Marina MAINO
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Bhe!io penso che non capita tutti i giorni che qualcuno sia disposto ad ascoltarti,ed eventualmente aiutarti e capirti!Caro genitore,delicatamente e con tutto rispetto le consiglierei di correre da questa cortese Dirigente che con gratuità si mette a disposizione!Caro genitore io tifo x lei!forza!Saluti
Gentile Dirigente,immagino che questa lettera abbia colpito molti genitori come me in particolar modo mio figlio sta combattendo e si sta scontrando con questo mondo reagendo in modo inopportuno quando ritiene di aver subito un ingiustizia,anche se ho cercato d’insegnargli che il più forte non cede alle provocazioni,probabilmente non è ancora cosi’ forte.Credo che quando si castiga solamente invece di cercare di capire si costruisce un muro che porta ad una rottura.Nella sua lettera lei rispecchia la mia famiglia fatta di rinunce e sacrifici ma si va avanti.Spero che ci sia più dialogo anche da parte di voi insegnanti,consigli e proposte che aiutino i nostri ragazzi invece di chiamarli stupidi come accade in classe. Confido in un vostro sincero aiuto per aiutarci a far esplodere qualcosa di buono da loro stessi.la ringrazio ancora per questa opportunità.
Cordiali Saluti una mamma
Gentile dirigente, ringrazio molto per questa lettera, è vero che alle volte ci sentiamo soli ed è altrettanto vero che spesso non riconosciamo questi ns ragazzi che sono in continua evoluzione: stanno crescendo e non si riconoscono neppure loro, figurarsi se li riconosciamo noi! In questi giorni mio figlio ha svolto un compito di italiano sui sogni e vi ho visto tanta fiducia per il futuro e, negli stessi giorni, ne ha “combinata una un pò pesante”. Ho preso coscienza che da soli non sempre si riesce a comprendere cosa sta accadendo e ho chiesto aiuto ad un esperto, non mi è facile ammettere di aver bisogno di consigli e imparare che se io cambio atteggiamento rompo dei circoli viziosi che si sono innescati con i miei famigliari. Nei confronti della scuola nutro comunque molto rispetto e stimo molto gli insegnati che vi lavorano, ognuno con le proprie umane caratteristiche e cerco di stimolare mio figlio a fare la sua parte perchè sono convinta che ognuno di noi deve in ogni occasione dare il meglio di sè anche se attorno non ha il mondo che si sognava, ma è proprio questo atteggiamento che ti permette di poter sognare di nuovo.
Cari saluti