Prevenire le molestie in ambito lavorativo sin dall’Alternanza scuola-lavoro. Questo l’obiettivo dell’incontro svoltosi venerdì 21 dicembre all’Istituto Garbin organizzato dalla Consigliera di Parità della Provincia di Vicenza e su proposta di Logika di Rosanna Bonollo con il patrocinio dell’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Thiene. Perché la prevenzione sulla discriminazione di genere non termina con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Otto milioni 816mila donne fra i 14 e i 65 anni nel corso della vita hanno subito qualche forma di molestia sessuale nel luogo di lavoro (il 43,6% tra coloro che denuncia una qualche molestia fisica). Gli uomini sono 3 milioni 754mila (18,8%). Gli autori delle molestie a sfondo sessuale risultano in larga prevalenza uomini: lo sono per il 97% delle vittime donne e per l’85,4% delle vittime uomini. L’80% delle donne che hanno subito molestia non lo dice a nessuno, né a un collega né a un proprio famigliare. Sono questi parte dei dati Istat nel report “Le molestie e i ricatti sessuali sul lavoro – Anni 2015-2016” presentati duranti il laboratorio condotto da Cristina Martini, media educator e ricercatrice del gruppo ProsMedia dell’Università di Verona, e Arianna Bigarella, psicologa e psicoterapeuta.
Un momento informativo e formativo rivolto alle studentesse e agli studenti della quarta superiore che si stanno preparando per affrontare il periodo di Alternanza scuola-lavoro spiegando attraverso l’educazione ai media con la mediazione di una psicoterapeuta la discriminazione, prevaricazione e possibile disagio. L’intervento va ad affiancarsi agli incontri sulla sicurezza e sul benessere lavorativo per porre l’attenzione su una tematica grave e spesso giustificata: le molestie e i ricatti sessuali nei luoghi di lavoro e di studio.
A introdurre l’evento è stata Grazia Chisin, Consigliera di Parità della Provincia di Vicenza, con un focus sulla normativa sulle molestie sul lavoro, con alcune indicazioni ai partecipanti rispetto ai riferimenti da contattare nel caso siano vittime o testimoni di molestia, e l’iter previsto dalla normativa. Cristina Martini, che ha curato i contenuti e ha condotto l’incontro, spiega: «il percorso nasce come una proposta nuova nel suo genere perché ha l’obiettivo di raggiungere ragazzi e ragazze che – grazie all’alternanza scuola lavoro – si approcciano per la prima volta al mondo del lavoro. Il percorso formativo vuole coinvolgere ragazzi e ragazze con linguaggi a loro affini in una riflessione attorno ai temi del “consenso”, delle giustificazioni, degli stereotipi e pregiudizi veicolati dai media, del linguaggio intriso di discriminazioni e delle emozioni che emergono a questi casi che sono spesso difficili da riconoscere, esternare e denunciare.»
Arianna Bigarella ha supportato il dialogo e il confronto tra studenti e studentesse mettendo in gioco le emozioni provate durante il laboratorio, per aprire il dialogo a possibili percorsi e riflessioni da portare in classe e nel mondo del lavoro futuro.
Venerdì 21 dicembre 2018
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