è atterrato un disco volante. Il portellone si apre e…
Era un giorno d’aprile, uno come tutti gli altri.
Sulla strada per arrivare a scuola vedevo le mie amiche che mi aspettavano. Stavo camminando a testa alta… Guardavo il cielo e contemporaneamente parlavo con il mio migliore amico. Osservando quell’immensa distesa di nuvole mi accorsi che c’era qualcosa di strano. Non poco lontano dal sole, vedevo un cerchio tutto nero, notare una cosa così non è da tutti i giorni.
Il mio amico, chiamandomi più volte, mi fece distrarre e non badai più a quella cosa misteriosa.
Dalla finestra della mia aula guardavo il cielo perennemente. Finita la prima ora entrò in classe un supplente.
Era da un po’ che la professoressa Maule non veniva a scuola.
Tempo fa ci aveva detto che sarebbe andata via per un po’ di tempo, ma sarebbe tornata.
Anche in quell’ora, come nell’ora precedente, continuavo a fissare il cielo, o per meglio dire, il cerchio nero. Nessuno in classe mia si era accorto di ciò. L’unica ero io.
Ad un certo punto una mia amica mi strinse le mani sui fianchi e sobbalzai sulla sedia. Mi fece distrarre.
A ricreazione il cerchio era sparito, non vedevo più nulla. Credevo di essere diventata matta. Com’era possibile? Da un momento all’altro era sparito tutto. Non smettevo di farmi domande, quel giorno non ero riuscita a studiare e nemmeno a dormire.
Tutta la notte ero rimasta a fissare il soffitto della stanza.
Il giorno seguente a scuola tutti guardavano il cielo. Probabilmente ne avevano parlato al telegiornale e io sbadatamente non me n’ero accorta.
Guardavo il cielo, e del cerchio non c’era ombra. Forse era sparito e finalmente io potevo smetterla di farmi domande, e invece no, da un momento all’altro spuntò di nuovo quel misterioso punto nero. Il cielo era sereno quella mattina e il cerchio si vedeva ancora meglio…
La professoressa Maule non era ancora tornata.
Senza di lei non era più lo stesso.
A ricreazione vidi che il cerchio si ingrandiva, tutti erano in preda al panico. Gente che urlava, telefonava spaventata…
Tutti rimasero lì, però volevano sapere cosa fosse. In un lampo, nella nostra scuola, era atterrato un disco volante.
Il portellone si aprì e…
Tutti rimasero sconvolti…
Dal misterioso cerchio nero uscì la prof Maule.
Non era più la stessa, era diventata un alieno!
La prof. era di color verde acido, aveva una veste tutta bianca, i capelli raccolti, e due occhi enormi sopra i quali ci aveva appoggiato gli occhiali.
Voleva trasportarci tutti con lei in un altro pianeta quando…
La porta della mia camera si aprì. Era mio padre che mi svegliava per andare a scuola.
Chiara Pretto 1BS – Sede di Schio
Questo post è stato letto 3892 volte!