Concorso Fashion Game 2016

Premiate le idee “eco-chic” dell’indirizzo moda dell’Istituto Professionale Garbin di Thiene

La premiazione del concorso Fashion Game, iniziativa promossa da Confartigianato rivolta al triennio delle scuole superiori vicentine ad indirizzo moda e artistico, si è svolta stamane 26 maggio 2016 nella cornice del Teatro Comunale di Vicenza alla presenza delle squadre che hanno concluso tutto l’iter previsto, delle loro classi di appartenenza, degli insegnanti che le hanno accompagnate durante il percorso, dei dirigenti scolastici e degli imprenditori artigiani del settore Moda che hanno ospitato gli studenti in visita presso le proprie aziende, uno degli step fondamentali del concorso.

Fashion Game - La squadra dell'Ipsia di Thiene

Fashion Game – La squadra dell’Ipsia di Thiene

Sono state ventuno le squadre che hanno aderito, provenienti da cinque istituti (Montagna di Vicenza, Garbin di Thiene, Scotton di Breganze, Martini di Schio, Sartori di Lonigo, ITI Marzotto di Valdagno), e sono state quattordici quelle che hanno poi portato a termine i lavori, presentandoli prima alla commissione giudicatrice, che li ha valutati e ha decretato il vincitore, e poi in occasione della premiazione.

Nel corso della mattinata, aperta dal presidente di Confartigianato Vicenza Agostino Bonomo, c’è stato spazio per la testimonianza d’impresa di Matilde Rogato, della Pivvicci di Palermo, azienda di moda e design che opera esclusivamente con materiale riciclato, in linea dunque con il tema dell’edizione di quest’anno del Fashion Game, ovvero “ECO Chic”, la “Moda etica” attenta all’ambiente.
Il primo posto, per l’idea e il prodotto completo che si è concretizzato proprio in maniera “eco-compatibile”, è andato alla squadra “La Petite Rose” dell’I.P.S. “G.B. Garbin” di Thiene, con un terzetto di classe terza composto da Angelo Reghelin, Francesca Frigo e Sara De Toni, accompagnate dalla prof.ssa Stefania Russo e dalla dirigente scolastica, prof.ssa Marina Maino.
ex aequo con la squadra del “Sartori” di Lonigo.

La motivazione del premio per gli studenti del Garbin ha sottolineato “oltre che l’incontenibile estro creativo, la curiosità di ricercare e provare materiali e tecniche sempre nuovi e diversi, anche per la cura dei dettagli che sottolinea l’attenzione del progetto realizzato, in linea con l’upcycling, di unire l’aspetto ecologico e sostenibile a quello imprenditoriale”.

Ad ognuno dei vincitori è stato consegnato uno zaino realizzato dall’azienda Pivvicci, che nelle sue creazioni segue proprio i criteri dell’”upcycling”. Il premio alla squadra del Garbin è stato consegnato da Lorella Bertoldo, vice presidente del Mandamento di Thiene.

L’Istituto Garbin, oltre a vincere l’edizione del concorso 2016, ha ottenuto anche una menzione speciale per soluzioni alternative e molto creative con una seconda squadra, la “Game Over”. La menzione speciale è stata attribuita per la consapevolezza dimostrata dalle studentesse sull’utilizzo di prodotti “diversi”, che si allontanano dalla consueta idea di abbigliamento. Infatti, il lavoro del team thienese ha prodotto borse, accessori e oggetti di design realizzati con materiali destinati al disuso, utilizzando tappetini da bagno, buste di nylon, ombrelli rotti, cinture di sicurezza per auto, magistralmente uniti tra lor grazie ad un efficace spirito creativo e di innovazione.

A consegnare la menzione di merito è stato Stefano Stenta, presidente uscente e della Categoria Moda di Confartigianato.

Nelle sue valutazioni, la commissione giudicatrice (composta da Stefano Stenta dell’Atelier Stimamiglio, da Marcella Bellocchio, curatrice del progetto e trend forecaster, e da Silvia Schiavo dell’azienda So.Sisters di Altavilla) si è basata su tre criteri: “coerenza”, in quanto il manufatto e il materiale dovevano esprimere coerenza al tema “ECOChic”, dimostrando che la moda etica può essere trendy e anche socialmente utile, rispettosa dell’ambiente, aperta alle influenze dei Paesi in via di sviluppo e alle diverse culture; “innovazione”, ovvero la capacità tecnica e l’originalità apportate al capo usato per innovarlo e renderlo ECOChic; infine “tecnica”, considerando la qualità di tutti gli elaborati presentati per ogni step, la completezza della documentazione, la chiarezza dei contenuti e la modalità di presentazione.

Le ditte che hanno collaborato al progetto e reso possibile il concorso che prevedeva anche alcune uscite in azienda sono state l’Atelier Stimamiglio di Vicenza, So.Sisters di Altavilla, Zanebet di Torrebelvicino, Sartoria Silvio Zanella di Schio, atelier Anna Viero di Sandrigo, Forhorses di Marano Vicentino e La Pony di Noventa Vicentina.

La dirigente Maino ha espresso la più viva soddisfazione per l’ottimo risultato raggiunto dalla sua scuola e per la genialità dei ragazzi nella scelta dei materiali da utilizzare per la confezione degli abiti. Chi avrebbe mai detto che delle foglie secche di palma raccolte in un giardino di Carrè, trattate con della colla vinilica sarebbero diventate una bellissima gonna o accessorio? Ai ragazzi la fantasia certo non manca e all’indirizzo Garbin possono sicuramente svilupparla sotto la guida attenta e professionale di docenti competenti ed innovativi. La dirigente ha poi rivolto un ringraziamento particolare alla prof.ssa Stefania Russo, coordinatrice del progetto e vincitrice morale dell’intera impresa”.

Per vedere quanto il Garbin sa trasmettere ai ragazzi, la scuola Vi attende all’appuntamento di fine anno al Teatro Comunale di Thiene il 30 e 31 maggio alle ore 20,30: sfilata di moda e non solo!


Alcune creazioni delle nostre designer

Creazioni del Garbin Creazioni del Garbin Creazioni del Garbin Creazioni del Garbin


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